174553

Il bordo opaco

Pensare lo schermo, pensare la superficie

Anna Caterina Dalmasso

pp. 53-70

Il riquadro dello schermo disegna una separazione, un taglio ontologico e semiotico tra lo spazio reale e la vista che è contenuta in tale apertura. Sebbene tale confine dell’immagine derivi dalla tradizione della rappresentazione pittorica, la superficie dello schermo ne accentua alcuni aspetti costituendosi come una struttura di sconfinamento, che viene dunque a mettere in discussione l’esistenza dei suoi propri limiti interni. A partire da alcuni riferimenti alla nozione di schermo presenti nell’opera di Merleau-Ponty, vorrei descrivere ed interrogare i caratteri specifici del limite che lo schermo es-pone ed im-pone alla superficie. Mi propongo allora di mostrare come la superficie dello schermo, inteso ad un tempo come dispositivo ottico e concettuale, può essere pensata come una figura topologica, come una cavità, un rilievo o una piega, piuttosto che ciò che funge da contorno o cornice della visione.

Publication details

DOI: 10.4000/estetica.943

Full citation:

Dalmasso, A.C. (2014). Il bordo opaco: Pensare lo schermo, pensare la superficie. Rivista di estetica 55, pp. 53-70.

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