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Il possibile necessario

Vittorio Gregotti

pp. 5-20

Il saggio mira a rendere conto delle attuali condizioni e prospettive della pratica architettonica attraverso l’opposizione dialettica tra ordine e disordine che assilla le arti lungo tutto il loro sviluppo storico. Da questo punto di vista dialettico, il disordine può essere considerato quale momento di sospensione dei valori stabiliti, necessario per l’introduzione di un nuovo ordine in grado di rispondere a nuove condizioni storiche. Tuttavia, il disordine sembra assumere un valore in sé nell’incessante ricerca della novità che caratterizza la pratica architettonica contemporanea e la sua sottomissione alle leggi globali del mercato e del consumismo. Contro questa tendenza, l’autore fa appello al principio di una pratica che considera il progetto quale strumento in grado di integrare il disordine per aprire la pratica architettonica al possibile necessario e quindi fronteggiare le nuove problematiche che emergono nel presente.

Publication details

DOI: 10.4000/estetica.366

Full citation:

Gregotti, V. (2015). Il possibile necessario. Rivista di estetica 58, pp. 5-20.

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